Cittadellese benemerito

Cittadella (Padova): la scuola media inaugura il Giardino dei Giusti. Tra gli alberi commemorativi, quello dedicato a fra Dionisio Filippi, «uomo giusto per la popolazione e per gli orfani»

Fra Dionisio Cittadellese benemerito

Il 6 marzo di ogni anno, Giornata europea dei Giusti, si celebra l’esempio dei Giusti del passato e del presente creando Giardini in tutto il mondo per diffondere l’appello fondamentale alla responsabilità individuale nella costruzione di un mondo di pace, rispettoso dei diritti umani di tutti e di una cultura del bene.

Oggi la scuola Media “L. Pierobon” di Cittadella (Padova), con gli insegnanti e gli studenti, ha avuto l’idea di attribuire, presso gli alberi collocati davanti alla scuola, delle targhe di merito a quegli uomini e donne che sono stati capaci di esprimere la propria umanità nel soccorso ad un altro essere umano.

Con l’occasione della giornata celebrativa, la scuola ha pensato di dedicare un ulteriore albero, già presente all’interno del cortile della scuola, e targa commemorativa a fra Dionisio Filippi, frate questuante, che si spese per i poveri della gente veneta. Nel 1944 egli iniziò la sua missione a Cittadella, dove la popolazione si era impoverita a causa della guerra, e in seguito proseguì con forza d’animo e cuore caritatevole la sua opera quando giunsero da Pola gli orfani esuli provenienti dal convento istriano. A Cittadella, per tutto il resto della sua vita, fra Dionisio fu riferimento e sostegno per la popolazione in quanto figura esemplare di vita umile, caritatevole, cristiana e francescana. Per questi motivi, a lui viene attribuito il titolo di “Cittadellese benemerito”.

Alla cerimonia dell’inaugurazione del Giardino dei giusti, erano presenti oltre 500 alunni, il Sindaco Luca Pierobon, il Parroco don Luca Moretti e molta gente. C’era Daniela Cortiana – che scrive il presente contributo – francescana secolare, nipote di fra Dionisio, curatrice di una ricerca storica su di lui e autrice, con sua figlia Michela Ferretto, della biografia di suo zio. Padre Damiano Assistente OFS del vicino convento dei frati minori, è intervenuto ringraziando della bellissima iniziativa e facendo un augurio perché Cittadella tutta, e non solo un’aiuola della scuola, possa essere un Giardino dei Giusti. Anche la Preside ha invitato ragazzi e genitori alla bontà e generosità per diventare Giusti, come fra Dionisio Filippi.

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Fonte di questo articolo: https://www.fvsonline.it/articolo.php?idarticolo=528

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Alcune foto della giornata

Locandina GdG

 

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Articoli tratti dai quotidiani locali


Il Mattino

Il Mattino 7marzo 24

 
Il Gazzettino

Il Gazzettino 7 Marzo 24

 


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L'intervista di Roberta di FVSOnline a Daniela Cortiana, in occasione dell'innaugurazione dell'albero intitolato a Fra' Dionisio

Cara Daniela, vorrei chiederti chi è stato fra Dionisio per te?
Quale eredità spirituale ti lascia?
Quale segno della sua presenza?

 

Non è facile sintetizzare delle risposte a queste domande tanto importanti e profonde. Dovrei scrivere un altro libro a cui ci ho pensato più e più volte. Per il momento posso dire che fra Dionisio ha sconvolto la mia vita, quando nel luglio 2003 per un caso voluto dalla Provvidenza, un pensiero si è concretizzato nella mia mente “io avevo uno zio frate…”  Ma soltanto quella voce e nessun ricordo. Mi trovavo nei pressi del convento di San Pancrazio dei frati minori; inizialmente non lo avevo collegato come una coincidenza, perché non conoscevo nulla dei francescani.

Nei giorni successivi quel pensiero non mi lasciava,  anzi mi riscaldava il cuore e mi dava la serenità che in quell’anno difficile della la mia vita ne avevo bisogno. Cominciò tutto così. Un raggio di sole in quella torrida estate illuminò un angolo privo di luce e remoto dell’anima e da lì, da quella piccola fiammella che così si accese, ebbe inizio il mio viaggio…sulle orme di fra Dionisio, guarda caso nato il 12 maggio: giorno di San Pancrazio.

Da quel 29 luglio 2003  ho iniziato a maturare l’idea di ricercare chi fosse quello zio frate, che non fosse una semplice fantasia. Così mi misi in cammino come un ricercatore del Bene per poter conoscere chi mi dava tutto quel sostegno spirituale che sentivo in me come una nuova vita.

La generosità di molti religiosi, laici, sacerdoti, vescovi…la gente comune, tutti mi aprivano le loro case e mi insegnavano le strade per arrivare a conoscere fra Dionisio Filippi: era lo zio di mio nonno materno. Era nato in un paese di montagna Valli del Pasubio (VI) il 12 maggio 1882. Anche fra Dionisio nel1898 all’età di 16 anni, si era messo in cammino per una nuova vita raggiungendo il convento francescano dei frati Minori di Chiampo (VI).

Sono stati vent’anni di crescita spirituale e umana che soltanto un angelo poteva guidare. Questi vent’anni non hanno guidato soltanto me, ma tutte le persone che mi sono state accanto iniziando da mia figlia Michela Ferretto che ha curato la Biografia Un Costruttore di tappeti e mi ha appoggiato nelle prime tappe in cui trovavo alcune difficoltà.

Questi vent’anni con le altre due pubblicazioni “La forza della semplicità”, “Sandali, piedi scalzi, bisaccia in spalla, sorriso sulle labbra, occhi di angelo” e con molte altre iniziative, fra Dionisio ha continuato la sua opera santa di frate questuante, umile, caritatevole, povero tra i poveri. La dedicazione di una targa in sua memoria come “Cittadellese Benemerito” è segno e devozione, di una città che ha totalmente beneficiato della sua presenza. Sorella morte avvenuta il 16 aprile 1970 a Cittadella (PD) non l’ha portato lontano dalla sua gente. Il suo Spirito è rimasto tra quelle case, in quelle vie cittadine tanto da lui frequentate e benedette.

La scelta di posizionare la targa in sua memoria è stata la scuola media “L. Pierobon” di quella città. Sono stati i ragazzi di una classe seconda a scoprire fra Dionisio durante le loro ricerche. Fra Dionisio questa volta si è fatto trovare dai ragazzi. Nella sua vita di frate si è sempre occupato di loro. E così, creare per fra Dionisio un Giardino con un solo albero nel mezzo, e lì collocare la targa in sua memoria, è affermare che è stato scelto il luogo migliore e la Provvidenza ha guidato gli studi e le ricerche di quegli studenti.

Per i ragazzi continuerà ad essere “padre e madre” come mi raccontavano i testimoni ospitati come orfani nell’Orfanotrofio del convento. Sarà sempre un esempio di vita, un insegnamento cristiano e umano… come spiegava un frate insegnante ai suoi fratini-studenti nel Collegio Serafico quando studiavano per diventare bravi frati.

Non potevo rispondere alle tue domande, cara Roberta, se non raccontandoti un po' di me e un po' della gente che ho conosciuto dal 2003 ad oggi. Perché Fra Dionisio ha coinvolto me per coinvolgere tante altre persone di buona volontà. Ha lasciato a tutti una eredità spirituale che non tramonta e infine la sua presenza la troviamo ovunque possiamo fare del Bene seguendo le sue Orme.

Così come fra Dionisio ha camminato sulle Orme di San Francesco.

 

DANIELA CORTIANA