Amici di Fra' Dionisio
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"LA FORZA DELLA SEMPLICITA’" Recensione di Gianna Mariani
Ho meditato su questa ispirazione che ho trovato divina, in questo tempo che tutto sembra così complicato e difficile, in controsenso a ciò che può essere semplice.
L’uomo di oggi, pur cercando l’irragiungibile, e di come il Signore Gesù è venuto sulla terra per rivelarci con parole semplici questa forza, il nostro cuore è ancora velato per accogliere la bellezza della semplicità.
Voglio chiedere a Gesù la Grazia di ottenere questa virtù, è Lui solo che trasforma il cuore dell’uomo ma è necessario che io mi rivesta di umiltà per beneficiare di questo grande dono.
Come è bello e gratificante vedere i prodigi che il Signore Gesù compie nel popolo degli illuminati e dei salvati, quanta gioia entra nel cuore quando un uomo di Dio come fra Dionisio Filippi, esempio della semplicità, con il suo modo di vivere ci insegna ad amare, accogliendo e donandosi a chiunque incontrasse nel percorso della sua giornata. Ognuno, per lui rappresentava il Volto di Dio, usando carità e misericordia e tanto amore; ogni Parola del Vangelo è stata incarnata fino all’annullamento di se stesso.
Fra Dionisio lo definirei il Santo della gioia a immagine del grande Santo, Francesco, di cui come scolaro modello ha voluto attingere a quell’acqua pura che sgorga da quell’Ordine.
Come è bella: La Santa chiesa cattolica, romana e apostolica fondata da Gesù!
La potenza dello Spirito Santo allieta il cuore dell’uomo e non finisce mai di stupirci di fronte a certe creature così Sante, piene di amore per gli altri.
Grazie Gesù per la comunione dei Santi nostri protettori e intercessori presso il Padre Celeste, fa che un giorno tutta l’umanità redenta dal Tuo Sangue Prezioso possa abbracciarli e rendere grazie per tutto il bene che hanno fatto sulla terra e quello che continuano ad elargire in tutti i tempi fino alla fine del mondo, dal cielo. Che meraviglia!
Ho trovato questo “fumetto” veramente affascinante e stupefacente e sicuramente ispirato a chi l’ha ideato, dalla narrazione della vita di fra Dionisio, molto ben descritta, rifinita nei particolari, come aggraziati sono i volti dei personaggi, le vignette, ma soprattutto i colori e lo spessore delle pagine, molto piacevole nello sfogliare, comprensibile nella lettura come racchiude il titolo direi: “semplice e facile” nell’apprendere il messaggio cristiano ma particolarmente si evidenzia la santità di fra Dionisio Filippi.
Complimenti all’ideatore di quest’opera e che il Signore Gesù la benedica perché ha dato un alto contributo di evangelizzazione usando un metodo intelligente e sicuramente efficace, sono certa che l’opuscolo sarà uno strumento per l’edificazione spirituale e mi auguro possa essere diffuso ai ragazzi.
Sappiamo che i bambini, i giovani, ma direi anche gli adulti, sono sempre affascinati dai fumetti.
Se ciò è nella volontà di Dio, Lui che tutto può, perché a Dio nulla è impossibile, potrebbe essere una strada per tante conversioni e una semina dove si potrebbe raccogliere molti frutti.
Sarebbe di buon auspicio che le parrocchie si impegnassero ad una corretta conoscenza di questo Santo meraviglioso.
Prego lo Spirito Santo affinchè la santità di fra Dionisio possa essere elevata agli onori degli altari, perché far conoscere i Santi è una ricchezza per tutto il popolo di Dio.
Ringrazio Gesù della benevolenza che ha per ognuno di noi.
-Gianna Mariani - catechista - Rinnovamento Nello Spirito R.N.S.
Città Sant’Angelo 24 giugno 2013 (Festa S. Giovanni Battista)
"LA FORZA DELLA SEMPLICITA'" Recensione di Domenica Di Matteo
Dall’esperienza di catechista posso con certezza affermare che “LA FORZA DELLA SEMPLICITÀ”, con cui è stata scritta la storia di fra Dionisio Filippi, utilizzando “l’immagine” del fumetto è quanto mai incisiva perché è proprio il metodo dell’ ”immagine” che colpisce la mente del bambino, ne rimangono nitide e penetranti le parole, e i gesti. Direi quasi che l’idea di presentare la vita di un apostolo di Gesù in “fumetto” è il metodo più esauriente perché, il significato rimanga impresso, si concretizza nell’evolversi della crescita della personalità del bambino nelle sue varie tappe – asilo – scuole elementari – medie e superiori nonché negli oratori e parrocchie. Inoltre quest’opera scritta “in fumetto” attrae e stimola la memoria rendendo quasi la storia stessa di fra Dionisio un’immagine vivente e movimentata. Mi auguro che questa opera, attraverso l’ispirazione dello Spirito Santo, possa diffondersi come strumento per una nuova e moderna evangelizzazione.
Ringrazio la Divina Provvidenza che mi ha dato l’opportunità di esprimere queste poche parole per onorare la vita di fra Dionisio.
-Domenica Di Matteo - Catechista - Rinnovamento Nello Spirito R.N.S.
Città Sant'Angelo (Pescara) Luglio 2013
"LA FORZA DELLA SEMPLICITA'" Recensione di Caterina Palestini
Ho divorato il fumetto in un afoso pomeriggio estivo, sentendomi sempre più rinfrescata e rigenerata da ogni umile gesto di questa grande persona di cui si narra. Nella mia ignoranza, purtroppo non conoscevo la vita di Fra Dionisio, ma adesso è parte integrante e significativa della mia vita, della mia crescita. Un fumetto semplice, che rispecchia perfettamente il cammino che ha voluto insegnare e per primo seguire l'umile Frate, dietro i passi del nostro Gesù. Lo reputo assolutamente adatto ai giovani, per approfondire la loro fede e scavare dentro i proprio cuori o anche, per riscoprirsi cristiani e ritrovare la strada, grazie alla facilità e la sintesi del fumetto e alla lettura sciolta e profonda che contemporaneamente permette.
Grazie per aver avuto la possibilità di leggerlo.
Con affetto
-Caterina Palestini - catechista
Silvi Marina (Teramo) Settembre 2013
"LA FORZA DELLA SEMPLICITA'" Recensione di Urania Di Giacomo
Parlare di fra Dionisio Filippi è sempre riduttivo per la sua grandezza spirituale intrisa della umiltà amorevole della quotidiana offerta di sé stesso a Dio, perché attraverso di essa, portasse al mondo sollievo dal dolore e provvidenza nelle necessità, e dimostrasse la presenza divina nella durata della vita di ogni uomo.
Per cui la vita di fra Dionisio è stata offerta a nostro Dio, affinchè per mezzo Suo, il nostro infaticabile provvedesse alle necessità dei poveri, degli abbandonati, dei sofferenti.
Ed è emblematico che in un momento storico così difficile della guerra, e seguente ricostruzione di una nazione sconfitta, fr. Dionisio riuscisse anche in tempi di carestia e difficoltà sociale, a chiedere carità dei doni necessari da distribuire poi agli ultimi e ai dimenticati, in cambio egli offriva ascolto, consiglio, suggerimenti alle anime sofferenti o desiderose di Dio.
Il suo linguaggio non è stato mai da giudice ma da padre buono che comprende e incoraggia, e con parole dolci e pacate pur non ignorando e non minimizzando il male compiuto alleviava il prossimo dalla tristezza e dall’angoscia.
Tutto ciò è di esempio per noi tutti, ma siamo così distratti nel nostro quotidiano da non conoscere o riconoscere l’attuazione della potenza divina per opera di un semplice consacrato.
Costoro sono per noi l’azione dello Spirito Santo, l’attuazione della vicinanza costante di Gesù Cristo nella nostra vita, per mezzo loro riusciamo a sfiorare la misericordia, la carità, la verità di Dio verso le sue creature.
E ben venga che questi esempi di vite donate ci vengano diffuse attraverso forme di lettura che sono vicine alle categorie del nostro tempo.
Quest’opera a fumetti è gradevole, immediata, semplice ed esplicativa.
Attraverso l’immagine abbiamo una percezione più completa e veloce dei concetti espressivi e un coinvolgimento emotivo e relazionale più immediato.
La grafica è bella e semplice, il tratto pulito e nitido, il colore tenue ed assimilabile dolcemente alla vista.
I concetti espressi sono così più comprensibili e coinvolgenti da essere messaggio, ispirazione, gradevolezza emotiva.
Il compiacimento alla lettura è ottimo.
Risulta a mio parere un’opera bella e raffinata nella presentazione e intensa nei contenuti.
-UraniaDi Giacomo - catechista - Rinnovamento Nello Spirito R.N.S.
Città S. Angelo (Pescara) Ottobre 2013
"LA FORZA DELLA SEMPLICITA'" Recensione di Sr. M. Andreina Alfero
Il Vangelo è ancora moderno dopo duemila anni e la Parola del Signore si è presentata a noi nella mediazione della carne e quindi può assumere tutte le sue forme di espressione, quelle che ogni epoca produce per comunicare.
Il Fumetto sulla vita di Fra Dionisio Filippi ci sembra molto fedele al mezzo di espressione e al contenuto: si tratta di proporre in un linguaggio contemporaneo la vita di una persona certo abbastanza contemporanea, ma portatrice di valori eterni, che pure la nostra società sembra voler ignorare, tacciando magari di essere retrogradi coloro che vogliono viverli. Ma i santi sono sempre moderni, perché sono attenti ai loro fratelli guardati nella luce di Dio, al cui chiarore si lasciano illuminare dalla preghiera e dalla fede.
L’esperienza spirituale e umana di fra Dionisio sono ben tratteggiati, nel rispetto del tempo in cui è vissuto, in cui certo c’era un’altra sensibilità, anche religiosa, ma che dobbiamo riuscire a “trasferire” nella nostra mentalità. Ci colpiva l’efficacia della sua proposta vocazionale, che non era esplicita, ma vitale: bastava vederlo per desiderare di essere come lui, come Cristo. Certo, oggi è impensabile che un ragazzo piccolo possa desiderare di consacrarsi al Signore, ma ciò non ci esime dall’essere testimonianza viva dei valori della vita consacrata, trovando il modo per coinvolgere i giovani de nostro tempo. Ma i santi hanno trovato i modi, perché si sono lasciati trovare da Dio: nella sua luce hanno trovato e percorso le strade che egli indicava loro. Forse noi non siamo così propositivi perché non siamo così santi …
E’ bello che il racconto parta dall’oggi, dal desiderio di presentarlo di farlo conoscere perché in lui si incontra Cristo. E’ bello anche vedere il suo rapporto con il Beato Fra' Claudio Granzotto, perché i santi non “crescono” mai da soli nel giardino della Chiesa, come i fiori.
Ci affidiamo alla sua intercessione, perché siamo sempre più segno di Cristo, ciascuno con il nostro dono, nella Chiesa e nel mondo.
-Sr. M. Andreina Alfero
Pie Discepole del Divin Maestro
Bologna, settembre 2013
"LA FORZA DELLA SEMPLICITA'" Recensione di Suor Adriana Melfi
I Santi si conoscono dalla loro vita. La vita, a volte, ha bisogno di una interpretazione attenta e puntuale, inserita in un contesto storico e temporale che ne arricchisce o limita l’azione di colui il quale è chiamato ad esercitare il proprio carisma di vocazione e di servizio nella comunità ecclesiale e monastica dove esercita il proprio ministero.
E così, dalle circostanze, dagli eventi, dai fatti sia pur semplici e ordinari o singolari e straordinari si ha l’impressione di trovarsi di fronte a qualcosa o a qualcuno che supera l’umano sentire, di avere dinanzi un’anima interiormente impegnata che pur camminando sulla terra e lasciandone le impronte indelebili, non si lascia contaminare da essa, ma quasi ne sfiora le contrarietà e il male cercando di lumeggiare e portare speranza con la parola e con l’esempio anche a coloro che sono inariditi, spenti e sfiduciati.
Così mi è sembrato di cogliere in questo fumetto “LA FORZA DELLA SEMPLICITA’” che in maniera semplice ed efficace racconta la vita di Fra Dionisio Filippi.
Emerge un’anima ricca di fede e di abbandono alla volontà di Dio, amante dei poveri e dei bisognosi.
Nessuno che si sia accostato a lui è rimasto deluso.
La santità di Fra Dionisio Filippi nasce dalla sua umanità, l’amore non ha confini, si dona a tutti, incurante della fatica e del pericolo pur di poter aiutare gli altri, egli povero, fa ricchi molti.
Giorno dopo giorno, con semplicità, senza grandi pretese, come il poverello d’Assisi , di cui ripercorre il cammino, si fa pane di vita e d’amore.
Il linguaggio del fumetto è semplice e chiaro, le tante illustrazioni aiutano il lettore a capire meglio il messaggio di una vita sorretta dall’amore e dalla fedeltà al carisma francescano pregnante di fede e di speranza.
Chi lo legge senz’altro non rimane indifferente ma si sentirà spronato a camminare sulle sue orme.
-Suor Adriana Melfi
Suore Apostole Sacro Cuore di Gesù - Silvi Marina (TERAMO)
Agosto 2013
"LA FORZA DELLA SEMPLICITA'" Recensione di fra Nicola Petrone ofmconv.
E’ la prima volta che leggo la vita di un Santo religioso, a fumetti e mi devo congratulare con l’autrice Daniela Cortiana, terziaria francescana, che ha realizzato questo ottimo lavoro.
Lo stile fumettistico richiama una scrittura completamente diversa dalla “narrativa”. Nel passato è stato usato il fumetto per fare satira, sarcasmo, Western, uno scritto poliziesco, storico, poetico, di buona letteratura, ecc… , ma ora, con il libro “La forza della semplicità- storia a fumetti di fra Dionisio Filippi”, serve anche per l’agiografia!..
In questo “Fumetto” incontriamo un uomo semplice, umile, che sa vedere e amare negli altri Gesù e sa ripresentare con la sua persona, Gesù agli altri: “Imparate da me che sono mite e umile di cuore!”
A sedici anni, Egidio (così si chiamava nel secolo il futuro Fra Dionisio), aveva idee chiare sul suo avvenire: diventare frate questuante e non prete; vivere accanto alla povera gente che chiedeva l’elemosina alla porta dei conventi. Voleva essere povero con i poveri, semplice con i semplici. Durante la sua lunga vita religiosa, nei vari conventi dove è stato inviato dall’obbedienza, da Chiampo a Venezia, da Peschiera sul Garda dove fu mandato a svolgere il compito di infermiere militare, durante la guerra del 1915 al gennaio 1919, al convento di Treviso dove ha soggiornato dal 1919 fino al 1924 e in fine nel convento di Cittadella dal 1924 al 16 aprile 1970, anno e giorno della sua morte, è stato l’uomo semplice, umile, povero, sempre sorridente e affabile verso tutti, accogliente e misericordioso. Questo figlio di Francesco di Assisi è stato adornato da quattro virtù che hanno commosso il popolo: per vivere bene la sua vita si è unito al Signore Gesù con la preghiera; poiché nei conventi dove era inviato c’erano schiere di povere persone affamate, Lui volle essere per tutti la “provvidenza e la carità”. Queste cose le faceva con umiltà assoluta e durante la giornata utilizzava il tempo libero per il lavoro che lo riteneva, come diceva il Padre S. Francesco,“dono di Dio”. E’ stato sorriso e conforto per piccoli e grandi, per uomini e donne, per le famiglie dove mancava il pane e per le coscienze dove mancava la grazia e la misericordia. Ha realizzato il Regno di Dio nella semplicità del quotidiano, venendo incontro agli ultimi della società, ai senza-nome, ed ora mi chiedo: Chi è fra Dionisio? La risposta questa domanda è: Se a quarant’anni dalla sua morte fisica, a Cittadella gli hanno dedicato una Strada, vuol dire che è ancora vivo spiritualmente e moralmente e sa parlare a quella gente e le persone di Cittadella che hanno sentito raccontare le opere caritative che ha compiuto durante i suoi anni di vita religiosa, si sono posti in ascolto e parlano di lui. Vogliono imitare la sua vita. E’ un Santo!...
- padre Nicola Petrone
Convento Frati Minori Conventuali
Basilica Minore di Castelpetroso (Isernia)
23 Dicembre 2013
RICORDI E TESTIMONIANZE DI FRA DIONISIO FILIPPI
Dalla testimonianza di Padre Pierluigi Nadali o.f.m.
“Fra' Dionisio, era un buon frate veramente, dice padre Nadali, aveva una intelligenza particolare, era capace di leggere nel cuore della gente. Tanti lo venivano a trovare in convento perché sentivano che era un uomo di Dio. Dava fiducia. Nella sua vita, non ha fatto cose strane, ma non bisogna fare cose strane per essere santi: Gesù è stato per 30 anni un falegname e faceva cose ordinarie. Fra' Dionisio era così: faceva il suo dovere, si occupava della sua famiglia francescana, viveva a stretto contatto con il Signore e sapeva trasmettere la sua serenità anche agli altri che, anche per questo, si affidavano volentieri a lui e alla sua preghiera”. Padre Nadali ricorda che Fra' Dionisio sapeva intervenire nelle questioni della gente con la sua fiducia e con la grande Fede in Dio. Ecco, dice Padre Nadali, come frate e come cristiano, se io oggi non lascio una “scia” dietro di me come un “tappeto” per quelli che vengono dopo di me, non faccio il mio dovere. Fu per questo che lo stesso Fra' Dionisio si definì scherzosamente “costruttore di tappeti”, nel senso che preparava la strada agli altri, facilitava la strada perché fosse più favorevole. Non era come quelli che dicevano che nella vita bisogna soffrire. Invece Fra' Dionisio diceva che il Signore è buono, il Signore ci vuole bene, il Signore ci aiuta. Portava sempre la pace e la serenità. Anche quando visitava le famiglie: guai, ricorda padre Nadali, se non andava da tutti, si offendevano. Volevano che li andasse a trovare perché sapevano che quando arrivava lui arrivava la Benedizione del Signore. Le cose più importanti, conclude Nadali, sono le cose semplici e fare la volontà di Dio accettando quel che Lui vuole da noi. Così la vita di Fra' Dionisio è stata semplice ma tanto potente da poter cambiare l’universo. La cosa più importante che ha fatto Fra' Dionisio è stato compiere la volontà di Dio. Dio voleva che Fra' Dionisio restasse docile, buono; che restasse a fare i lavori più umili anche ad età avanzata.
- Padre Pierluigi Nadali o.f.m.
Infermeria Provinciale Saccolongo (PD) Febbraio 2004
Dalla testimonianza della signora Wally Gardin Damiani
“Purtroppo io non riuscivo a portare a termine le gravidanze e anche dopo essere stata per otto mesi a letto, il bambino che è nato non è riuscito a sopravvivere. In questa situazione di grande sofferenza per me e mio marito, io mi ero allontanata dalla fede, ma Fra' Dionisio con le sue parole rassicuranti mi confortava e mi aiutava a superare le mie difficoltà. Ricordo ancora, dopo 60 anni di distanza, ciò che mi diceva: ”Signora Wally, porti pazienza, che tutto si rasserenerà; il mondo va a rotoli? Però dopo arriva la tranquillità: è come un temporale, prima viene la tempesta, poi il cielo si rasserena, le nuvole scompaiono ed ecco che torna il sereno, così sarà anche per lei”. Il solo vederlo camminare scalzo mi apriva il cuore, e poi pensavo alla fatica che doveva affrontare ogni giorno per trovare il cibo per lui e per tutti quelli che vivevano al convento. E’ così che arrivai a dire a me stessa che non potevo essere io dubbiosa, che non dovevo volere di più e guardavo ai problemi degli altri. Così sono tornata alla mia fede nel Signore. Da allora ho dato tutto il mio affetto ai ragazzi dell’orfanotrofio, che ospitavamo a casa nostra nei giorni di festa e quando i frati davano loro la possibilità di venire da noi. Questo mi dava l’impressione di averli adottati come miei figli”.
- Wally Gardin Damiani
Castelfranco Veneto (TV) marzo 2004
Dalla testimonianza di Giorgio Lessio
Un episodio che riguarda Fra' Dionisio e che, assieme a mia moglie, ricordiamo sempre con affetto e gioia, risale alla nascita della nostra prima figlia: Anna Chiara. Mia madre, sapendo che il parto di mia moglie si stava presentando alquanto difficoltoso e che la nascita stava tardando un po’ troppo, pensò come unica soluzione di ricorrere – come usava sempre fare quando ne sentiva il bisogno – all’aiuto e alle preghiere di Fra' Dionisio. Per questo chiamò al telefono un frate del convento chiedendogli di invitare Fra' Dionisio a pregare con lei le anime più bisognose del purgatorio, perché l’atteso evento della nascita potesse concludersi con la gioia e la felicità che solo lo sbocciare di una nuova vita può dare ai genitori e ai nonni.
Varcando porta Treviso, in direzione del centro della città murata, Fra' Dionisio si fermava nell’allora sede delle Carceri di Cittadella dove sapeva bene di trovarvi qualche carcerato che lo stava aspettando. Anche lì si faceva ben volere: portava ai detenuti qualche dono e non faceva mai mancare loro qualche piccola attenzione. Prima di recarsi nelle loro celle Fra' Dionisio si fermava alla rivendita di tabacchi di fronte alle carceri ed acquistava alcune sigarette sfuse che confezionava in bustine di carta mettendone due o tre in ciascuna e gliele portava. Si avviava quindi verso le porte del palazzo e il custode, Angelo Lessio, lo accompagnava in ciascuna cella. Fra' Dionisio rimaneva anche mezz’ora a dialogare con ciascuno di loro. Intelligente e arguto sapeva all’occorrenza rintuzzare prontamente la spregiudicatezza di chi ostentava avversione ai principi religiosi o morali. Se poi qualche “fratello” carcerato era afflitto da qualche tribolazione o da un senso di profondo scoraggiamento, ascoltando Fra' Dionisio parlare con tanta dolcezza e fervore, e osservando come si comportava con loro, si sentiva libero dalla tristezza e alleviato dalle angosce. Questo accadeva perché egli parlava immedesimandosi nella loro situazione: non come un giudice, ma bensì come un padre comprensivo verso i suoi figli e come un medico compassionevole verso i propri malati. Egli cercava così di vivere pienamente ed umilmente l’ammonizione di Cristo: “Ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi. Ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”.
- Giorgio Lessio
Cittadella (PD) marzo 2004
Testimonianza di Mons. Pietro Brazzale
Fra' Dionisio Filippi: quando ci accostiamo a lui per conoscerlo da vicino subito ci affascina.
È il potere della semplicità e della autenticità.
Sono veramente moltissimi gli aggettivi con i quali testimoni e confratelli, che sono vissuti con lui, cercano di definire la sua personalità. Ma Fra' Dionisio è soprattutto il buon frate francescano, dal volto radioso e sereno.
Lo si vede fermarsi senza fretta accanto alla gente e ascoltare. Sì, Fra' Dionisio, nella sua semplicità, sapeva dire parole piene di sapienza, ma prima sapeva ascoltare. Poteva poi essere la sua parola discreta e disadorna a suscitare nelle persone sentimenti buoni, sempre anche collegati con i valori evangelici.
Era tutta la sua persona che, con un fascino tutto speciale, seminava attorno a sé pensieri di serenità e di pace interiore. Pareva che in lui rivivesse lo spirito di San Francesco d’Assisi!
Se trovava terreno adatto, con persone che erano particolarmente disponibili all’ascolto, egli voleva far capire che era un frate contento, che la spiritualità francescana lo aiutava a vivere in pienezza il Vangelo. Se era presente un ragazzo, non esitava a fare anche una proposta “vocazionale” ben precisa. Diceva: “Se il Signore ti chiama, non dire di no!”. Quanto è bello aver chiamato “i figli della bisaccia” quei ragazzi che hanno accolto le discrete proposte di Fra' Dionisio. Non sono pochi coloro che sono diventati frati, come lui.
Fra' Dionisio era stato modellato, in tutta la sua vita, dalla presenza, dal contatto con i poveri, con i semplici, con gli orfani.
Anche noi accostando Fra' Dionisio, possiamo non solo ammirare un modello di vita evangelica, ma sentire che ha qualcosa di importante da trasmettere a ciascuno di noi.
Mons. Pietro Brazzale
Postulatore delle Cause dei Santi Diocesi di Padova
Padova, 9 maggio 2010
CON OCCHI DI BAMBINO Testimonianza di fra Ettore Rebellato ofmcapp.
Con occhi di bambino, curiosi e penetranti, guardavo il mondo che mi circondava,
ma scrutavo soprattutto le persone. Tra queste mi colpì la figura di un frate francescano che ogni tanto passava davanti a casa mia per la questua. Era alto, magro, imponente (così appariva a me, tanto piccolo e fragile), si chiamava Fra' Dionisio Filippi.
Sapevo che a Cittadella tutti ne parlavano con venerazione per la sua caratteristica tipicamente francescana di saper stare vicino alla gente. Ascoltava col cuore le loro pene e porgeva loro un po’ di quel Gesù a cui egli aveva donato la vita.
Lui, Fra' Dionisio, sentiva il dovere di andare, di cercare, di visitare; c’erano gli orfanelli dell’Istria da accudire, c’era la gente povera e senza pane del dopoguerra da sfamare, c’erano ammalati da sostenere. Tutti aspettavano con amorosa ansia la visita di “quel frate”, amico, fratello, sostegno, aiuto.
Io, allora bambino, vedevo, sentivo i racconti, immaginavo, mettevo nel cuore.
A quel tempo, le figure di frati come Fra' Dionisio che passavano per il mio paese, San Donato di Cittadella, mi colpirono particolarmente e così “mi colse” la vocazione francescana.
Oggi sono frate cappuccino, della stessa famiglia spirituale di Fra' Dionisio.
Felice di esserlo e di ricordare, con venerazione, i volti di quei frati questuanti attraverso i quali è passata la mia chiamata di vita consacrata.
È stata profonda la mia commozione quando, qualche mese fa, ho potuto rivivere la mia infanzia attraverso la rappresentazione a fumetti della vita di questo umile francescano, sia perchè mi sento in sintonia con lui, come confratello francescano, sia perchè ciò che è scritto è evangelicamente “vero”!
Leggendo il fumetto mi sono sentito “tirato dentro” con forza nella sua storia. Mi sono sentito subito al suo fianco, partecipe delle sue emozioni, delle sue gioie, degli eventi belli e tristi della sua esistenza, ma, quello che è ancora più appassionante, ho sentito che si metteva in gioco la mia stessa vita, partecipe di quelle immagini così tanto coinvolgenti: attraverso l’espressione artistica del fumetto, mi sono sentito trascinato dolcemente sulla Via di Dio e dei fratelli bisognosi, insieme a Fra' Dionisio.
Veramente la vita di Fra' Dionisio, presentata con il linguaggio espressivo e visivo dei fumetti, è un meraviglioso regalo di Dio e di San Francesco per tutti coloro che lo hanno conosciuto, come me, e per tutti quelli che lo conosceranno attraverso questo strumento.
Abbiamo bisogno di testimoni della fede, che seminino tra la gente la semplicità,
la gioia, la vicinanza spirituale, fraterna e affettuosa proprie dello spirito francescano.
Questo fumetto, nella sua efficace semplicità, sarà certamente la continuazione del pellegrinare benedicente di Fra' Dionisio tra la gente; pellegrinare carismatico che porterà ancora conforto, serenità, coraggio nella vita e, soprattutto, fiducia e abbandono nel Dio buono e a noi vicino che Fra' Dionisio annunciava.
Tutto preso dalla lettura di questa speciale biografia, e con lo sguardo preoccupato
rivolto alla delicata situazione religiosa di oggi, dicevo tra me e me che così dovrebbe essere la Nuova Evangelizzazione: la proposta, al mondo disattento e triste, di gioire, di credere e di amare a partire dall’esempio di questi testimoni presentati in modo così avvincente e attraente. Dio ha sempre fatto così e anche San Francesco.
Sono certo che questo fumetto vivificherà in molti la fede affievolita o soffocata dalle troppe cose ritenute “necessarie” ma che, di fatto, fanno morire lo Spirito e rendono tristi e infelici tanti uomini di oggi.
A Laude di Gesù Cristo e del poverello Francesco Amen
- Padre Ettore Rebellato
Convento Frati Minori Cappuccini Thiene (VI)
novembre 2012
QUANTI RICORDI DI PACE E SERENITÀ IMPRESSI NEL MIO CUORE
Testimonianza di Mons. Lodovico Furian
Questa sera sono qui con voi per onorare un fratello vissuto tra i piccoli di questo
mondo e che il Vangelo pone, invece, con i grandi del Regno dei Cieli.
Bravo Fra' Dionisio! E te lo dico con tutto il cuore, affascinato dal tuo modo genuino e radicale con cui hai percorso le strade del Regno di Dio.
Quando ebbi tra le mani il libro biografico su Fra' Dionisio, ebbi un sussulto davanti alla prima foto: lo riconobbi subito, e rividi, limpidissima e familiare, la figura di questo frate per le stradine, tra le case, nella piazza del duomo e sulla porta del convento di Cittadella a distribuire, nel secondo dopoguerra, farina, pane e fagioli ad una interminabile schiera di poveri.
Ero ancora un ragazzino quando, come seminarista, avevo il dovere di accostarmi alla Confessione ogni settimana. Se potevo, io andavo ad assolvere questo impegno al convento di Cittadella: vi andavo volentieri, come in un’oasi di pace. Lungo la strada mi prendeva, tuttavia, una forte preoccupazione: temevo di disturbare i frati, di interrompere qualche loro ufficio o un momento di meditazione. Dicevo tra me: “Entro in chiesa, non ci saranno i padri confessori, dovrò chiamarli con il rischio che, avendoli disturbati, mi diano una penitenza ancor più grande”.
Ma il mio soliloquio immancabilmente proseguiva così, come in un respiro di sollievo:
“Forse, però, troverò Fra' Dionisio in chiesa…”. E infatti lo trovavo sempre lì e lui, vedendo un giovane seminarista o un chierico con la talare, sembrava sciogliersi di tenerezza e, pure se scarno di parole, mi diceva: “Vieni qui, ché te lo chiamo io il frate confessore…”.
E con tutta serenità mi accostavo al sacramento della riconciliazione.
Impressa dentro, nel cuore e nella memoria, mi resta l’immagine di questa creatura del Signore e sono felice di rendergli omaggio.
- Mons. Lodovico Furian
Vicario Generale Diocesi di Vicenza
(Serata di presentazione della biografia “Un costruttore di tappeti”, 11 maggio 2007)
UN VERO APOSTOLATO ITINERANTE testimonianza di Fra Gilberto Frigo ofm.
Fra' Dionisio è stato il primo religioso che ho accostato: dapprima con curiosità infantile e, man mano, come figura cara e consueta. Con la tradizionale bisaccia sulle spalle, a volte rigonfia e pesante, aveva un che di aristocratico, di fine; aveva un modo di parlare quasi sussurrato, amabile; sempre una parola buona per tutti. Il suo era un vero apostolato itinerante, secondo l’antica tradizione francescana. Nel suo atteggiamento tutto comunicava preghiera e carità. La sua mano sinistra era abitualmente sulla grossa corona francescana che teneva appesa al cordone, segno della sua filiale devozione mariana. La bisaccia stava ad indicare da un lato la generosità dei benefattori, dall’altro le persone bisognose cui veniva distribuito quanto raccolto. Per gli uni e per gli altri il valore più grande non era certo quello che, tramite il frate questuante, passava di mano in mano, quanto piuttosto la sua parola confortante e l’esempio edificante di se stesso.
È molto significativo che ancora oggi il ricordo di Fra' Dionisio sia così vivo in coloro che sono stati anche solo “sfiorati” dalla sua presenza. Per quanto mi riguarda, sono certo che il Signore, che mi ha fatto il dono della vocazione francescana e sacerdotale, si sia servito di Fra' Dionisio per indirizzarmi dove Lui voleva.
-Padre Gilberto Frigo ofm.
Roma, 4 settembre 2004
QUEL GIORNO DECISI DI DIVENTARE FRATE FRANCESCANO
Testimoniamza di Padre Valeriano Pizziolo ofm
Fu proprio quel giorno più di ogni altro, quando lo incontrai a Scandolara tornando da scuola, che sentii più forte e più chiara la chiamata alla vita religiosa tanto da voler scegliere di seguirla ed abbracciarla per il resto della mia vita. Rimasi particolarmente colpito da quel suo atteggiamento di semplicità e di immediatezza, perché era il sistema migliore per parlare ai ragazzi.
Quando in seguito ho insegnato io stesso nel Collegio di Chiampo ai fratini e dovevo spiegare agli studenti un regolamento di vita e come comportarsi con le persone, raccontavo loro di come Fra' Dionisio si era presentato a me quel giorno: a tutti spiegavo sempre la spontaneità che bisogna avere nel parlare e nell’operare. Portavo come esempio Fra' Dionisio che aveva criterio e giudizio. Avevo stima di lui perchè era un frate convinto della sua scelta religiosa ed esemplificava perfettamente l’idea che si dovrebbe avere di un frate.
- Padre Valeriano Pizziolo ofm
Convento Frati Minori Isola di San Michele Venezia
Venezia, 2 febbraio 2004
DIVENNI SACERDOTE FACENDO MEMORIA DELLE SUE VIRTU’
Testimonianza di don Gianni Baccega
I miei ricordi di Fra' Dionisio risalgono alla mia infanzia, quando veniva nella nostra fattoria per la questua della farina e dell’uva. Io lo vedevo entrare nel cortile e ne rimanevo affascinato. Mi attraeva, in modo particolare, quel suo modo di fare, dolce e umile.
Di quel periodo, ricordo di quando andavo in chiesa e, nella preghiera, chiedevo a Gesù di diventare un sacerdote: buono come Fra' Dionisio! Perché, con quella espressione sempre sorridente e raggiante, la bontà era la sua caratteristica più evidente e che maggiormente colpiva noi bambini.
- Don Gianni Baccega, parroco
San Antonio di Valli del Pasubio (VI) 3 marzo 2005
"LA FORZA DELLA SEMPLICITA'" Recensione di suor Rinalba Galli
FRA DIONISIO FILIPPI: UN'ESISTENZA ALL'INSEGNA DEL DONO
Quarantatré anni fa, il 16 aprile 1970, si spegneva Fra Dionisio Filippi, il buon frate francescano di Cittadella, nato a Valli del Pasubio.
Mi viene spontaneo pensare a Valli dove ho vissuto il mio servizio religioso dal 1999 al 2011. Ed è motivo di commozione poter rivivere quei luoghi, per me non scontati, attraverso la biografia a fumetti di Fra Dionisio.
Il fumetto fa emergere un’immagine autentica della bontà e dell’intelligente operosità di questo frate, con la sua prospettiva di impegno “per” la gente e “tra” la gente, pur nella povertà dei mezzi e malgrado il clima di tristezza che spira negli anni duri della guerra.
È motivo di commozione entrare nel cuore di Fra Dionisio, nel suo entusiasmo, nella sua generosa dedizione ai poveri, nella sua adesione totale alla chiamata di Dio, che ha il sapore di una rinuncia a se stesso per un’immersione nell’Amore del Signore Risorto, alla ricerca di una vita più vera.
“La forza della semplicità” di Fra Dionisio porta il cuore in alto, lo rende capace di avvicinare, accogliere, dare spazio all’altro, regalando a tutti un sorriso e una spinta di ottimismo e facendo sentire, attraverso la sua umile e generosa presenza, la vicinanza del Signore, la verità della sua Parola, la bellezza della sua chiamata, in particolare ai giovani, con ricadute significative in termini di promozione vocazionale.
A noi lettori non rimane altro che accorgercene, per accogliere con rinnovato amore il suo dono e il suo saluto: “pace a voi”.
-Suor Rinalba Galli
Suore Poverelle
Roccafranca (BS) Settembre 2013