I luoghi

Valli del Pasubio, Venezia, Treviso e Cittadella

L’origine della vocazione di Fra' Dionisio va cercata già a Valli del Pasubio, ai piedi delle piccole Dolomiti, dove nacque. Nella seconda metà del 1800 i Frati Francescani del convento di Chiampo (clicca qui per scoprire di più) raggiungevano il paese montano per la questua di legname e del formaggio. Il momento della questua per i Frati Minori era anche l’occasione per avvicinare i ragazzi e fare conoscere loro San Francesco D’Assisi. Fra' Dionisio ne rimase sicuramente affascinato e ben presto cominciò a prepararsi con la preghiera e con lo studio per poter, al compimento del suo sedicesimo compleanno, entrare nel Collegio Serafico della Provincia Veneta a Chiampo. L'obbedienza alla regola francescana persuase fra' Dionisio ad una scelta di vita che lo avvicinò per molti anni ai più poveri, rendendosi simile a loro in una solidarietà che è stata una testimonianza evangelica di spirituale fratellanza.

Nel 1907, all'isola di S.Francesco del Deserto a Venezia (clicca qui per scoprire di più), Fra' Dionisio emise la Professione perpetua. Negli anni vissuti a Venezia, nel convento di San Michele in Isola, Fra' Dionisio si distinse per la sua dote caritativa. La sua missione quotidiana è stata segnata da uno spirito di sincera umiltà, che si è concretizzata non solo nello spogliamento dei beni esteriori, ma anche di se stesso sull'esempio di San Francesco. 

Nel 1923 Fra' Dionisio venne richiesto a Treviso  dai suoi superiori per l’edificazione del Tempio Votivo dedicato alla Madonna Ausiliatrice, a compimento del Voto che il Vescovo Andrea Giacinto Longhin emise durante la Prima Guerra Mondiale. (Clicca qui per scoprire di più sul Convento di Treviso.)
A Treviso doveva svolgere l’ufficio di questuante, per aiutare la piccola comunità che si sarebbe formata. Si fece conoscere ed amare dalla gente e, grazie alla generosità dei Trevigiani, in pochi anni venne edificato anche il convento. Iniziarono così ad arrivare i poveri chiedendo un pasto caldo o un pezzo di pane. Fra' Dionisio riusciva a sfamare molti di questi poveri. Fino al Venerdì Santo del 7 aprile 1944 quando a Treviso un terribile bombardamento a tappeto rase al suolo tutto ciò che con tanti sacrifici era stato costruito. Ferito ad una spalla e alla testa, Dionisio si prodigò ancora per soccorrere i feriti portando loro anche il conforto spirituale.In quei drammatici mesi di guerra molti conventi furono danneggiati dai bombardamenti aerei, così si doveva trovare un luogo in cui dare rifugio ai frati rimasti senza casa.

A Cittadella (Padova) c’era un antico convento chiuso a causa della soppressione Napoleonica del 1810. Era stato adibito a vari usi civili tra cui Caserma Militare. Nell’agosto 1944 i frati chiesero al sindaco di Cittadella di poter abitare qualche locale e il Comune diede il consenso. Fra' Dionisio sarebbe stato in grado di occuparsi nuovamente di questi confratelli sfollati, si sarebbe occupato di trovare tutto ciò che serviva per abitare quel convento cercando di farlo ritornare alle sue antiche origini.
Clicca qui e scopri di più sul convento di Cittadella.

Nel 1947 le tristi vicende politiche che travagliarono l’Istria, portarono alla decisione di adibire il Convento a Orfanotrofio ospitando gli orfanelli esuli da Pola. Fra' Dionisio fu per loro un padre affettuoso e premuroso. Da lì in avanti moltiplicò le sue forze per aiutarli a sentirsi amorevolmente a casa. Sensibilizzò tutta la popolazione di Cittadella affinchè attraverso la questua non mancasse mai il necessario per il loro sostentamento.

Convento S. Pancrazio - Barbarano Vicentino (Vicenza) 
Fraternità di accoglienza vocazionale - Centro Vocazionale Provinciale - Casa di Spiritualità
Il convento di S. Pancrazio fu costruito dalla popolazione nel 1501 sul colle omonimo a due chilometri da Barbarano, dove già sorgeva la chiesa nella quale fu steso l’atto di donazione ai Frati Minori Amadeiti.
Dal 1856, sebbene ad intermittenza, fu Casa di Noviziato.
Qui dimorò negli ultimi tre anni di sua vita il Venerabile Antonio Pagani, che alla pratica dell’eremo aggiunse studio e pubblicazione di opere. Fondò l’Odine delle suore Dimesse.
Il 21 dicembre 1989 le ossa del Ven. Antonio Pagani, raccolte in un sarcofago disegnato da P. Angelo Polesello, furono collocate nella Cappella dedicata a S. Bernardino da Siena.
Dal 1952, nella cappella dell’Immacolata, riposano anche le spoglie di P. Clemente Gatti, eroe della fede, morto in seguito alle torture subite nel carcere comunista in Romania.
Nell’area antistante il convento, in mezzo al verde, c’è il piccolo cimitero con l’ossario provinciale. Nel novembre del 2006 le spoglie di fra Dionisio sono state tumulate nel cimitero del convento di San Pancrazio a Barbarano Vicentino.
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Valli del Pasubio (VI), Venezia, Treviso e Cittadella (PD)
furono i luoghi in cui quest’anima buona cercò di imitare la figura di Cristo come il poverello di Assisi gli aveva mirabilmente insegnato.